venerdì 11 dicembre 2009

Cremona: Tamoil fuori legge


"E' ora che questa situazione finisca: l'azienda provveda alle bonifiche come richiesto dalle Autorità"

I legali di Legambiente continuano a raccogliere e firme dei danneggiati dall'inquinamento Tamoil

Da anni la società Tamoil è protagonista di numerosi incidenti caratterizzati da
sversamenti nel Po e da emissioni in atmosfera, nonché da una inquietante escalation
di incidenti: l'ultimo episodio di poche settimane fa ha causato lo sgombero
dell'Istituto Agrario Stanga di Cremona. Per questo motivo la Procura ha sequestrato
alcune aree dello stabilimento tra cui le vasche da cui sono fuoriusciti miasmi
ricchi di idrocarburi. "Non si comprende da dove Tamoil ricavi la convinzione di
essere in regola con le leggi italiane - dichiara Edoardo Bai, del comitato
scientifico di Legambiente Lombardia -. Non si comprende neppure l'atteggiamento
dell'Azienda che pare voglia condizionare gli investimenti per l'ammodernamento
degli impianti alla rinuncia da parte delle Autorità della "assurda pretesa"(Sic)
che si metta a punto un piano di messa in sicurezza degli impianti e di bonifica
delle aree inquinate che si estendono nei recinti delle Società Canottieri".
Legambiente condivide pienamente la richiesta della Procura di condizionare il
dissequestro alla messa in sicurezza degli impianti ed è contraria alla
realizzazione degli interventi di ammodernamento approvati alla Tamoil dalle
Autorità se non sono almeno contestuali alla bonifica delle aree inquinate delle
Società Canottieri. "Inoltre - conclude Edoardo Bai - abbiamo intenzione di
costituirci parte civile nel procedimento aperto nei confronti dell'Azienda per
inquinamento ambientale, e stiamo continuando a raccogliere le costituzioni di parte
lesa da parte dei soci delle Società Canottieri e dei residenti di Cremona
danneggiati dagli sversamenti della Tamoil".



L'Ufficio stampa Legambiente Lombardia 02 87386480 - 349 1074971
Fonte:Legambiente Lombardia

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